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Letteratura, arte, moda: le mie passioni. Comunicazione, scrittura, passione per i dettagli: i miei punti di forza. Ho da sempre una predilezione per la scrittura ed il mio percorso professionale in questo settore è iniziato dopo un tuffo internazionale in un MBA di Londra, città che unisce cultura europea e pragmatismo anglosassone e che personalmente adoro.

Sarà per colpa delle mie origini toscane, ma al gusto per il Bello non so proprio rinunciare, anche se ho rinunciato alla Culla del Rinascimento per le guglie del Duomo di Milano. Sempre di fretta con mille cose da fare e tante opportunità da non lasciarsi sfuggire … quindi rimarrò ancora per un po’…


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Opero sulla piazza milanese in campo comunicazione a tutto tondo: dalle pubbliche relazioni all’organizzazione di eventi, dalla strutturazione della comunicazione alla pianificazione del marketing, tradizionale e non convenzionale. Tutto con approccio consulenziale e rigorosamente tailor made.

Ho partecipato a progetti universitari e imprenditoriali, con spiccata predilezione verso il settore lusso, studiato e analizzato nel doppio valore di bellezza e contenuto.

I numerosi seminari, convegni ed eventi ai quali ho preso parte – anche da un punto di vista organizzativo e di produzione editoriale – mi hanno consentito un’approfondita conoscenza dei complessi elementi di questo settore che ho deciso di rendere protagonisti della mia pubblicazione più importante, Everlasting Luxury. The future of inaccessibility, di cui è disponibile un estratto su www.claudiachiari.com .


Quale pensi che sia il rapporto tra moda e tecnologia e come pensi che evolverà nel corso dei prossimi anni?

Basta uno sguardo per capire come moda e tecnologia costituiscano ormai un binomio inscindibile e che il loro affiatamento non farà altro che crescere.

Pensiamo all’uso che della tecnologia viene fatto per la lavorazione e la realizzazione dei tessuti oppure per la ricerca e l’innovazione di forme spesso in simbiosi con il design, alla ricerca di quell’eccellenza capace di aggiunge valore al proprio prodotto e farlo spiccare nel mare magno della concorrenza.

E ancora, la tecnologia nella comunicazione. Che piaccia o no – e mi riferisco anche a me, inguaribile amante della carta – l’era digitale è iniziata per tutti con l’obbligo di un dialogo multicanale con il proprio interlocutore: una vera e propria conversazione interattiva che ha come tappa obbligata i social network dove si dissolve la comunicazione ‘one way’ che ha fatto da padrona per anni.

Sinergie, coralità di interventi, interazione fra chi produce moda e chi la utilizza, esperienze vissute e raccontate che influenzano il brand: ecco cosa fa di internet il luogo privilegiato dell’informazione.

 


Quale pensi che sarà il futuro della moda?

Artigianalità, innovazione e internazionalizzazione.

L’artigianato rappresenta la qualità del saper fare senza la standardizzazione dei processi, il recupero della manualità come forma d’arte insieme al supporto delle nuove tecnologie.

L’innovazione non da intendere solo come uso della tecnologia, ma anche come flessibilità di adattamento per adattarsi alle tendenze e, se possibile, anticiparle. Così, ad esempio, chi avrebbe scommesso qualche tempo fa su canali di vendita come gli outlet e l’e-commerce? Dal ruolo inizialmente marginale che avevano, sono arrivati a ricoprire un ruolo fondamentale per la loro crescita esponenziale.

Internazionalizzazione perché ad oggi i segnali di ripresa del sistema moda in Europa ed in Italia arrivano soprattutto dall’estero, soprattutto dai mercati asiatici, non solo per le esportazioni, ma anche per gli acquisti fatti nelle capitali dello shopping. E la crescita sarà un vero e proprio must anche per le imprese di moda che vogliono affermarsi.


Il tema di questa edizione di FashionCamp è rEvolution: cosa significa per te?

Una rEvolution per darsi nuove regole o meglio ritornare a quelle passate sotto nuova veste. Comunque cambiamento: del mercato e della clientela, delle esigenze del consumatore e del modo di rivolgersi ad esso. E’ l’arte del rinnovarsi che spinge da sempre l’uomo a creare i suoi migliori capolavori e, poiché la storia si ripete, il futuro della moda non si sottrarrà a questa regola.

 

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