Presentati
Appassionata di moda, ma non fashion victim, vivo in perenne simbiosi con la mia macchina fotografica, un macbook che ha visto tempi migliori e un ipod fedelissimo. Non resisto senza la mia dose quotidiana di rock, letture (al momento Camilleri è un dogma) e cioccolato. Con l’apertura di dirrtyboots.blogspot.com sono passata anch’io al lato oscuro della forza.

Presenta il tuo blog
dirrtyboots.blogspot.com, appunto. Un piccolo progetto che seguo da poco più di un anno dove il ruolo della fotografia è fondamentale. Volti, istanti, look: mi piace da matti catturare squarci di quotidianità e tradurli in pillole di stile o, semplicemente, in immagini che riescano a trasmettere una qualche suggestione. A volte la tecnica non è impeccabile ma scelgo di pubblicare lo stesso una determinata foto solo per il fatto di essere ‘viva’, divertente, significativa.

Quale pensi che sia il rapporto tra moda e tecnologia?
Moda e tecnologia sono inscindibili l’un l’altra. Entrambe sono proiettate nel futuro, si evolvono sempre più velocemente. La tecnologia è sempre stata al servizio della moda: basti pensare alla realizzazione di nuovi materiali e tecniche di trattare i tessuti. Già parecchi anni fa l’evoluzione tecnologica andava di pari passo con la moda. Stilisti come Paco Rabanne e Gianni Versace hanno fatto dell’innovazione dei materiali il loro tratto distintivo. Oggi la moda si avvale della tecnologia anche per interagire con i suoi appassionati e creare nuove forme di aggregazione e di scambio di informazioni. Nel mio caso la tecnologia, il web nello specifico, ha spalancato le porte di un mondo inconsueto e affascinante come i blog di streetstyle: credo fosse il 2006 e community, siti e blog divennero il mio punto di riferimento in quanto a stili e tendenze.

Quale pensi che sarà il futuro della moda?
Il futuro della moda (quello prossimo almeno) è senza dubbio legato al web e alle sue forme di comunicazione: quella di domani sarà sempre più interattiva e alla portata di tutti. Ci sarà anche un ritorno ad un certo tipo di sartorialità, di qualità ‘vecchio stile’ per ripulirsi da certi eccessi fini a se stessi.

Hai già partecipato al Fashion Camp nel 2010. Ci racconti qualcosa sulla tua esperienza al camp?
Il FashionCamp mi ha dato tantissimo. Ha innescato una reazione a catena che ha portato tanti cambiamenti significativi nella mia vita professionale. Mi ha dato l’opportunità di incontrare tanta gente fantastica, personaggi di valore che danno tantissimo al mondo della moda. Sono stati due giorni molto divertenti durante i quali si è respirata un’aria molto friendly e informale che ha permesso uno scambio concreto tra i semplici appassionati e i professionisti del settore. Ovviamente ho passato molto tempo a scattare una quantità spropositata di foto!

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