Presentati
Erica Vagliengo (Emma Travet). Precaria sì, ma con stile, giornalista pubblicista, capo redattrice del mensile free press Lookout magazine. Adora lasciare tracce su internet, la torta Zurigo, collezionare borsette (meglio se trovate nei mercatini delle pulci), l’arte contemporanea, New York il caffé macchiato (rigorosamente italiano). Da piccola si sentiva un mix tra Mary Poppins e Virginia Woolf. Ora che è diventata grande, ha scritto un romanzo “Voglio scrivere per Vanity Fair” (ed.Memori) con lo pseudonimo di Emma Travet e sogna presto di regalarsi una Pekaboo rosso candela.

Presenta la tua attività
Ho lanciato, nel 2007, su internet il progetto emmat: innovativo esempio di self marketing legato al romanzo, che ha come protagonista la mia alter ego (Emma Travet) ed è supportato da una serie di partecipazioni a mostre, eventi vari e interviste in radio e TV. Senza dimenticare l’originale progetto grafico e di merchandising ispirato agli accessori che la mia protagonista cerca, acquista, e indossa, facendoli diventare parte attiva delle sue avventure: un’intera collezione di spille, specchietti da borsetta, burrocacao, portachiavi, venduti, in passato, direttamente sul web. Gli adesivi (o sticker) di emmat, invece, sono stati fotografati dai suoi fan nei luoghi più impensati del pianeta per poi essere pubblicati periodicamente su Facebook. E, in attesa di “Voglio scrivere per Vanity Fair 2”, al quale sto lavorando da qualche mese, le avventure di Madamin Travet proseguono sul blog emmatvanity.style.it, diventato ormai un  seguitissimo fenomeno sul web (e non solo). Mi trovate anche su www.emmatravet.it.

Quale pensi che sia il rapporto tra moda e tecnologia?
La moda, oggi più che mai, è influenzata dalla tecnologia. Ne sono la prova i tantissimi fashion blog. Lo trovo un rapporto interessante, stimolante, in continua evoluzione, assolutamente da seguire. Grazie ad internet la moda è diventata più democratica, e vetrina per  giovani creativi che spesso non trovano voce nel mondo reale.

Quale pensi che sarà il futuro della moda?
Come dice il mio amico Pino Pierantozzi (PWR- borse di Tolfa): la moda italiana avrà un futuro quando i grandi manovratori- in primis direttori di riviste di moda-inizieranno veramente a guardare al di là dei soliti brand che li sponsorizzano, ai PR che frequentano, ai fotografi che alimentano. Consigliamo loro di scendere tra gli artigiani, i sarti e i creativi veri (quelli che realizzano pur con low budget). Occorre avere il coraggio di sganciarsi dal sistema storico, per lasciar scorrere la vera energia di questo paese…Potere alla rete!

Cosa farai al FashionCamp 2011?
Racconterò com’è nato il mio progetto emmat, di come ho trovato l’editore e pubblicato il libro, delle presentazioni in Italia e all’estero, del continuo confronto con le lettrici via Facebook e attraverso il blog, e del seguito che verrà…

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