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Alessandra, classe 1984, nata sotto il sole della Puglia vivo a Roma da quasi dieci anni. Una laurea in legge e una passione sfegatata per la moda che mi ha spinto a preferire alla toga un abito di Valentino. Non potrei vivere lontano dalla mia playlist del cuore, senza Blackberry, mascara e una spruzzata di Chanel n.5.

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Little Snob Thing nasce un anno fa per gioco e per divertimento. Con il tempo, con l’impegno, con la voglia, con una spruzzata di ironia e con un pizzico di fortuna si trasforma in un piccolo salotto dove ogni giorno potersi incontrare tra amiche per condividere insieme il lato ‘rosa’ della vita: dalla punta dei piedi al cuore.

Quale pensi che sia il rapporto tra moda e tecnologia?
Penso che la tecnologia sia parte di noi: vivere senza di lei sarebbe ormai impossibile. La sua presenza massiccia nella nostra vita ha imposto a tutti e in tutti i campi, moda compresa, ritmi sempre più frenetici e tabelle di marcia sempre più serrate. Le fashion week passano prima attraverso i tasti di un computer che tra le pagine di un giornale. L’ultimo paio di scarpe si acquista direttamente a NY durante la pausa pranzo, ancor prima che passi le frontiere per approdare da noi. E così le mode passano ancor prima di essere studiate, comprese e talvolta amate. E’, secondo me, il prezzo più alto da pagare per avere tutto il mondo a portata di click.

Quale pensi che sarà il futuro della moda?
Una sempre più forte commistione tra la tradizione e la tecnologia: uno stilista come Armani che lancia la sua collezione su Youtube, giornaliste di Vogue che incontrano i lettori davanti ad un caffè e ad una webcam, abiti di Stella McCartney e scarpe dalla suola rossa che si ‘materializzano’ nel salone di casa grazie ad un’applicazione per Iphone. Fantasia? Non credo proprio.

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