Presentati

Sono Lorena Adami, 30 anni, ideatrice del format InHerShoes e autrice degli episodi, regista (insieme ad Alessandro Paci) e produttrice (insieme a Filmgood srl e Alessandro Perrone).

Lavoro nel campo cinetelevisivo da diversi anni ricoprendo diversi ruoli come aiuto regia, planner, creativa. Anticamente innamorata del cinema, sono curiosa di sperimentare nuovi mezzi di comunicazione visiva ideando nuovi contenuti.

Presenta la tua attività

UNA DONNA SI RICONOSCE DALLE SCARPE CHE INDOSSA.

InHerShoesWebSeries (http://youtube.com/inhershoeswebseries) è una comedy brillante dove donne che condividono il loro quotidiano nel bagno aziendale, scambiandosi pensieri, racconti, pettegolezzi e segreti intimi, in balia della crisi sentimentale (che sovrasta quella economica) sono protagoniste per mezzo delle loro scarpe. Di queste donne non vediamo i volti, non vediamo il corpo, vediamo solamente i loro piedi. Il punto di vista è caduto in basso e le scarpe sono diventate le protagoniste!

Le scarpe di una donna parlano di lei, si può intuirne le abitudini e lo stile di vita, che carattere ha, cosa le piace, quali valori incarna. Vederne solo i piedi può lasciare liberi gli spettatori di immaginare il loro volto… Per sineddoche la parte rappresenta il tutto. Le scarpe ti rappresentano. E tu che scarpa sei?



Quale pensi che sia il rapporto tra moda e tecnologia e come pensi che evolverà nel corso dei prossimi anni?

La moda è sempre stata interconnessa alla tecnologia perché la ricerca dei tessuti e dei materiali è alla base dello stile e della creazione, i nuovi materiali hanno permesso nel corso degli anni un’evoluzione costante del mondo fashion.

Invece, le nuove tecnologie come il web e la massificazione della produzione video, non solo sta cambiando il modo di comunicare nella moda, ma in generale in molti settori. Siti web, blog, social network stanno dettando nuovi modi di vestire e di scegliere i capi. L’industria ufficiale non può più prescindere da queste tendenze che sicuramente evolveranno in futuro. Mentre prima erano i brand a dare gli input, oggi il flusso di comunicazione e contaminazione va in entrambi i versi: dagli utenti all’industria e viceversa.
Quale pensi che sarà il futuro della moda?

Non saprei dire quale sarà il futuro di questo settore, ma posso intuirne le prospettive e le tendenze, che sono la costante attenzione al ruolo sociale della donna che indossa i capi (e le scarpe!). Ricevere in modo costante feedback dalla consumatrice, tramite i social o i blog, è fondamentale. La Moda, come tutte le grandi istituzioni (Tv, Cinema, ecc.), sta evolvendo verso una apertura globale di informazioni e networking.  I prodotti moderni sono per definizione “trasversali” cioè si adattano ai diversi media e ai diversi contesti. Mi piacerebbe che la Moda diventasse vero e proprio Contenuto del video, come ho fatto io con In Her Shoes: lo stile è primo contenuto e la storia si sviluppa attorno.


Il tema di questa edizione di FashionCamp è rEvolution: cosa significa per te?

La R che precede Evolution la trovo azzeccatissima e significativa: si tratta infatti di una evoluzione, di un mutamento, di una ibridazione continua, ma che parte dal ‘basso’, dalla strada, dalle giovani blogger, dalle fashion aholic che non sono più mere acquirenti o consumatrici, ma sono parte attiva della comunicazione e del marketing dello stile: una RIVOLUZIONE.

Mi piace pensare che anche la mia webserie sia una rEvolution: ho scardinato il comune punto di vista, l’ho mostrato sul nuovo mezzo semi-televisivo Youtube e sto a vedere cosa succede…

Share