Presentati
Sono simonamelani e amo definirmi una style blogger. Sono laureata in comunicazione internazionale e mi sto specializzando in comunicazione d’impresa. Sono una grafomane da quando ho imparato a tenere una penna in mano e da allora non mi sono mai fermata. Non sono una fashion addicted in senso stretto: amo scoprire nuove tendenze, sperimentarle su di me e adattarle alla mia personalità. La dimostrazione più lampante è la schizofrenia con la quale cambio acconciatura ogni giorno: molte volte le persone stentano a riconoscermi. Il mio mantra, che è anche il claim del mio blog, è “il vero lusso è essere se stessi”.
Ho iniziato a scrivere di moda da appena due anni e ho già avuto delle belle soddisfazioni: sono stata a Berlino per Glamour e Citroen e ho pubblicato un reportage e, recentemente, sono stata ‘giornalista per un giorno’ per Vogue.it, recensendo la prima giornata della settimana della moda milanese.
Sono una drogata di social network: toglietemi tutto, ma non la connessione!

Presenta il tuo blog
The Wardrobe è nato inizialmente come una rubrica su un blog collettivo. Poi è diventato il mio blog personale: non ho mai fatto outfit, ma ho sempre cercato di raccontare la moda vista da me. I trend, i personaggi, le notizie in un’ottica tutta mia, condita di abbondante ironia. Adesso The Wardrobe sta diventando un piccolo blogzine: coordino altre 3 persone – i miei boys, che sono anche i miei migliori amici. Ognuno di noi si occupa di un argomento – io e Andrea Vigneri di moda donna e uomo, Gianluca Turco di musica pop e Giorgio Camarda di tecnologia. Un fashion blog atipico insomma, che ci fa divertire tantissimo. Passiamo ore in macchina a fare ‘piani editoriali’ e a sfornare idee.

Di recente stiamo trasportando il blog nella ‘vita reale’: insieme a un gruppo di PR, organizzatori di eventi e creativi abbiamo fondato TheW, un’agenzia che si occupa di organizzare serate ed eventi in chiave fashion a Palermo. E anche in questo campo ci diamo parecchio da fare.

Quale pensi che sia il rapporto tra moda e tecnologia?
La moda non può più prescindere dalla tecnologia, sia nella realizzazione dei capi che nella comunicazione dell’immagine di un brand. Ma anche nella vendita. Tutte le più grandi boutique italiane hanno uno shop online, i grandi marchi si sono attrezzati in questo senso e sui social media è tutto un fiorire di profili e fanpage.

Dall’altro lato ci siamo noi: adesso tutto avviene in tempo reale, puoi guardare le sfilate in diretta dal tuo divano di casa, puoi commentare e condividere le impressioni con persone in ogni parte del mondo. E non sto qui a spiegare l’importanza del fashion blogging, grazie al quale ognuno può diventare lo stylist di se stesso o anche – come facciamo noi di The Wardrobe – dare notizie in un ottica diversa da quella istituzionale. Un fashion blog è importantissimo perché rispetto alle testate tradizionali è più libero e questo fa sì che i grandi marchi pensino al customer care e alle esperienze social in maniera radicalmente diversa. La tecnologia non sarà forse la quintessenza della democrazia, ma di certo aiuta molto.

Quale pensi che sarà il futuro della moda?
Penso che la moda sarà sempre più social. Assistiamo continuamente all’’umanizzazione’ di celebrities come Anna Dello Russo, Stefano Gabbana o Hilary Alexander che fanno un eccellente uso di Twitter, come strumento non di mera autopromozione, ma di coinvolgimento reale dei loro fan, che hanno l’impressione di far parte di un mondo un tempo chiuso e inaccessibile.
Credo che la moda diventerà sempre più un fenomeno di massa, stimolato dalle nuove tecnologie, che consentono a tutti di ‘farsi una cultura’ su tematiche considerate solitamente frivole. Ed ecco l’altro aspetto fondamentale: la moda diventerà assolutamente pop. Anche chi pratica ancora l’idea elitaria del fashion system in realtà non fa altro che solleticare quella massa di persone che si sente ‘minacciata’ dall’avvento di fenomeni come il fashion blogging. E che se ne lamenta. Ovviamente sul web.

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