Presentatevi
Siamo Paola e Valentina, due amiche unite dalla passione per la moda, la ricerca e la creatività. Deliglam.com nasce da un’idea balenata in un pomeriggio di fine agosto, davanti ad un caffè nel bar di un borgo medievale. Un pensiero lanciato nell’aria, un guizzo di eccitazione nello sguardo e quella sensazione che si sta facendo la cosa giusta.

Così l’8 marzo 2011, in occasione della Festa della Donna, apriamo DeliGlam.com, uno spazio ibrido in cui l’originaria vocazione di web boutique si mescola con i contenuti editoriali di un magazine. Dove all’omologazione e ai must have si contrappongono l’unicità e l’eleganza, quella vera e senza tempo. Qui il vecchio (vintage) ed il nuovo si uniscono alla ricerca di uno stile personalissimo, autentico, originale.

Perché essere sé stesse è una grandiosa avventura. E a volte anche un tubino rosso può aiutare.

Presentate la vostra attività
Nata dalle donne per le donne, Deliglam è una web boutique d’eccezione dove fantasia e atmosfere retrò fanno da cornice ad abiti vintage e raffinati accessori di fashion designer indipendenti.

Sono i titoli di libri, film e canzoni intramontabili che danno il nome  agli abiti delle sezioni abbigliamento Vintage e Vintage d’Eccezione. Da Il Ballo del Mattone a Colazione da Tiffany, l’aria che si respira su Deliglam è rivolta al passato con un occhio alle ragazze che cercano uno stile unico, cosmopolita, lontano dagli stereotipi e dai trend di massa.

L’abbigliamento vintage è l’anima della boutique, con tanti vestiti anni Cinquanta, Sessanta e Settanta, selezionati con cura in giro per l’Italia e nelle grandi capitali europee. Tra i prodotti in vetrina, le creazioni di Aprés-Midi, deliziose ballerine Porselli decorate con romantiche crepes di seta e fiocchi del Novecento. Nuove arrivate, le pochette della stilista finlandese Minna Parikka, volto del Salone Premiere Classe della Fiera Who’s Next 2011 di Parigi e le borse della stilista londinese, Lucie Gonnard.

Deliglam non è solo un e-commerce, ma un vero e proprio contenitore di stile, con un blog sempre aggiornato, tanti contenuti editoriali e video, dove uno degli elementi fondamentali è il gusto. Dolci, biscotti e  cioccolatini accompagnano infatti tutte le foto della boutique. Su Deliglam, il concetto di moda e di modelle viene sostituito da quelli di personalità, di unicità: di ragazze reali, che mangiano con  il sorriso sulle labbra.

Quale pensate che sia il rapporto tra moda e tecnologia?
Sempre più persone vivono onlin
e. Sempre più  gente condivide la propria vita sulla rete. Sempre più donne e sempre più uomini sono connessi  da un filo invisibile chiamato internet. Conseguenza inevitabile di questi presupposti dovrebbe essere l’omologazione invece la tecnologia ci stupisce e colora la moda. La sovverte, ci gioca, la fa diventare fantasia allo stato puro: originalità, creatività. In una parola stile.

I fashion blog, i negozi online,  i social network stanno creando caleidoscopiche fantasie di outlfit dove ognuno si presenta con la sua individualità. Senza filtri. Stranamente la condivisione nell’era del web riassume il suo significato orginario: lo sharing diventa momento di confronto e successivamente di crescita. Di acquisizione di nuovi linguaggi e nuovi stili. Di libertà di scelta, di libertà di pensiero.

Oggi il web è nel suo momento più bello e la moda ne trae beneficio. I trend di massa si affievoliscono e crescono nuove idee: nuovi stilisti, nuovi brand. Nuovi modi di acquistare online.

Quale pensi che sia il futuro della moda?
Il futuro della moda è di difficile previsione
perché dipende da una serie di fattori differenti e di fenomeni i cui possibili sviluppi sono ancora sconosciuti. Gli importanti cambiamenti climatici, energetici, economici e sociali che si sono susseguiti negli ultimi decenni hanno aperto diversi interrogativi cui è difficile dare risposta oggi. Come risponderà il fashion system alla carenza di cotone e di altri materiali naturali?

Come si sopperirà,nella cura dell’abbigliamento, alla carenza di acqua potabile e all’aumento del costo dell’energia? Che effetti avrà l’avanzata delle economie cosiddette emergenti, Cina e India, sul sistema di promozione prodotti del settore moda? In che modo potrà essere risolto il problema dello smaltimento e del riciclo degli abiti usati? Il progresso tecnologico porterà alla definitiva scomparsa del lavoro artigianale umano?

In attesa di vedere ciò che accadrà, possiamo dirvi ciò che ci auspichiamo: una moda più green ed eco-friendly, attenta ad evitare gli sprechi e tesa al riciclo dei materiali; un significativo aumento di interesse per l’abbigliamento di seconda mano e per la produzione di indumenti in materiali organici; una valorizzazione della qualità dei capi e una maggior coscienza del loro impatto sull’ambiente. Perché sustainable is fashionable!

Share