Luigi Gioni

Presentati
Classe 1971, i miei attuali mantra si chiamano  Enterprise 2.0 e Social Crm,  un business che condivido e  faccio crescere in Open-knowledge, società di consulenza di cui curo lo sviluppo business anche per il settore Fashion&Luxury ragione.
Su di me..?. ho adorato fare per 4 anni  il docente in SDA Bocconi dove ho avuto il piacere di conoscere persone straordinarie come Carlo Alberto Carnevale Maffè (C.A. per gli amici), poi via nel circo delle start-up localizzando la community di  Xoom.com com il mio amico di sempre Andrea (che ancora ringrazio).
Stordito dalla new economy non ho resistito alle sirene delle consulenza e dal carisma di Riccardo Donadon ora nume tutelare di H-Farm che mi portò  in quella magnifica realtà che era E-tree ” The sleepless company”.
Poi…roba emotivamente intensa, otto anni nel  più  tribale dei mondi contemporanei, quello del calcio!
Dentro, ma proprio dentro, nell’Inter occupandoni del digital  e del media passando per i lacrimogeni, calciopoli, sfilate di giocatori per Bikkemberg, partite a calcetto con i Coldplay e  anche i primi scudetti!
Preferendo le persone alle macchine ho atteso paziente  l’onda  2.0 che all’epoca chiamavamo web relazionale, volo ad Amburgo chiamato da XING.COM l’unica azienda 2.0 quotata ( che io sappia) e maggior Business Social Network europeo e di cui grazie  a Cipriano Moneta divento responsabile dello sviluppo business per l’Italia.
Nel mentre  ho avuto il tempo di fondare  con altri soci Reset_ communication, un’agenzia di comunicazione che rappresenta alcuni personaggi, sportivi come Danilo Gallinari e belle donne come Nina Senicar.  Sono digitale dai tempi del Minitel e mi piace fare proseliti per la cultura social / digital così via Linkedin mi imbatto in persone come Andrey Golub da Minsk e Luca Zambrelli dal MIP e  via con l’associazionismo facendo il marketing di MilanIn e della federazione ClubIN la prima rete italiana di business club 2.0.

Di cosa parli al FashionCamp?
Provo a rispondere a un paio di domande: La tecnologia è per il nerd con deficit relazionale  e la moda per gente  giusta o questo bagno di “social” cambia le cose? Il lusso, l bello e ben fatto italiano possano trovare ragionevoli risposte ai loro problemi?   con soluzioni organizzative 2.0 ? Per forza o per scelta? L’ecosistema  della Fashion Industry è super Top Down e lontano dalla dimensione “sociale”,  da chi si  possono mutuare delle buone pratiche? Io vi presento cosa abbiamo fatto per  Lago, azienda che proviene da un mondo “analogicamente” affine.

Come vedi il rapporto tra moda e nuove tecnologie?
Moda e Lusso sono settori sotto pressione su margini, fatturato, internazionalizzazione, reputazione e logiche di marketing. in francia molto progetti di marketing eccessivamente costosi sono stati giudicati poco coerenti con la  situazione recessiva e quindi abbandonati. Gruppi del lusso  acquistano brand a prezzi scontati. Poche aziende / brand riescono a  competere senza adattare il proprio modello di business, si tratta di innovare. Non solo nel prodotto, ma nelle logiche organizzative, fare di più con meno come fanno a The Hub! Alcune soluzioni già validate sono disponibili, altre devono essere declinate nella specificità aziendale di un  processo di change management.

Noi siamo convinti che nella moda/lusso/design, l’applicazione del concetto di Social Crm possa portare a fare dei salti notevoli alla competitività. L’Hype mediatico sui media sociali  tende a ingigantire la dimensione di puro social media marketing ma può portare le organizzazioni ad esporsi senza avere un’organizzazione interna capace di trasformare quelle azioni in obiettivi di business. Che oggi Susanna Lau conti come  Anna Wintour o Suzy Menkes significa che ci sono competenze nascoste ogni dove! anche dentro le organizzazioni, impariamo a usare la collaborazione per puntare all’eccellenza. Ci sono rischi, ci saranno perdite e dolori, ma ci saranno anche successi, noi abbiamo la pretesa di offrire qualche strumento a supporto di decisioni consapevoli.

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