Le Jeu

Presentati…
Mi chiamo Maria Letizia Festa Giordani e sono l’ideatrice del brand e del concept Angélique DeVil, un marchio dell’erotismo di lusso che ha aperto il suo primo concept store nel centro di Milano nel 2008. L’idea del concept Angélique DeVil è nata nel 2005, quando, in giro per lingerie-shopping nei negozi di Milano, non trovavo nulla in grado di soddisfare il desiderio di espressione del mio lato sensuale, né in termini di lingerie, né di giochi. Lunghe ricerche mi hanno permesso di scoprire piccoli brand di lingerie sartoriale all’estero e di love toys e accessori erotici woman-friendly. L’immaginazione ha preso il volo: animata dalla passione, ho costituito la società e aperto il concept store per presentare un brand – di lingerie erotica, sex toys, cosmetici sensuali e altre tipologie di prodotti sul tema – che interpretasse un lifeconcept e un mindstyle di erotismo e sensualità intesi come gioco, come piacere, come liberazione e creatività personale.

Cosa vieni a presentare al FC?
Al Fashion Camp intendo parlare delle valenze ‘culturali e terapeutiche’ del concept Angélique DeVil.
La mission del brand è infatti “Aiutare le donne e gli uomini del Terzo Millennio ad entrare nella sfera ludica dell’eros”, mentre il suo ‘motto’ è Liberté, Intimité, Sensualitè.
Il concept store da luogo di consumo è diventato uno spazio per nuove esperienze estetico-erotiche e di evasione, senza il rischio di annoiarsi. Vi si entra per comprare. Ma anche per guardare e gustare l’ambiente. Proponiamo mostre fotografiche, artistiche e di design sull’erotismo e organizziamo  insolite feste ‘a tema’. I nostri clienti possono anche vivere le esperienze messe a disposizione dal brand con il titolo ‘Scopri l’Angélique DeVil che è in te’ (in ogni donna ce n’è una): la Wish List, il Sensual Fashion Set e il Sex, Drinks and Friends. Il concept alla base delle collezioni Angélique DeVil è che l’energia erotica è energia vitale: una donna la sente e la indossa 24 su 24, non solo nell’incontro amoroso. Finora Angélique DeVil è stata accolta con curiosità, esultanza e sollievo dalle donne e condivisa giocosamente dagli uomini. Gradualmente questo concept si sta aprendo un varco anche in quella parte di Italia che ha preferito finora ‘nascondere’ l’aspetto erotico dell’esistenza e che inizia a comprendere il valore del gioco nella coppia ‘alla luce del sole’.

Secondo te che rapporto esiste tra moda e nuove tecnologie?
Credo che le nuove tecnologie rendano la moda più democratica: non c’è più il monopolio dei grandi gruppi con investimenti ingenti, ma finalmente anche i giovani stilisti e le nuove idee hanno spazi di visibilità. L’e-commerce, i website, i blog permettono alle idee e ai prodotti di circolare a livello internazionale senza limiti dettati da scarse risorse finanziarie. Le nuove sinergie internazionali che ne derivano hanno un impatto positivo anche sulla creatività. C’è tuttavia un rischio: quello di confondere il mezzo con i contenuti. L’uso delle nuove tecnologie nella moda, come in altri settori, riveste oggi un aspetto fondamentale, ma la differenza è, come sempre, data dai contenuti: se un brand o uno stilista hanno valori ben definiti da comunicare, la tecnologia sarà al loro servizio. In caso contrario, ci ritroviamo di fronte a dei contenitori, bellissimi, ma tristemente vuoti.

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