Dicky Roubin

Chi sei?
Mi chiamo Marco, ho 28 anni e con Richard e Niccolò mi occupo del lancio del neonato marchio Dicky Roubin.
Cosa vieni a presentare al FashionCamp?
Il FashionCamp sarà per noi un’ottima occasione per presentare il nostro marchio, nato con lo scopo di valorizzare il talento di giovani designer e di favorire la collaborazione tra azienda, stilisti e utenti finali attraverso il rivoluzionario Collaborative Fashion Design Model. Per agevolare questa sinergia e proporre una moda quanto più afferente possibile ai gusti dei consumatori abbiamo lanciato sul nostro sito web www.dickyroubin.com l’iniziativa “Create your own fashion”, una fashion community attraverso cui proporremo dei contest per ogni collezione e su cui i giovani designer pubblicheranno i loro bozzetti e i consumatori potranno esprimere il loro giudizio.
Al termine del contest i bozzetti più votati saranno quelli che noi di Dicky Roubin effettivamente produrremo e inseriremo nella nostra collezione.
Secondo te che rapporto esiste tra moda e nuove tecnologie?
Le tecnologie di comunicazione hanno ormai assunto un ruolo cardine anche nel settore moda dove la loro integrazione con i marchi di abbigliamento è un dato di fatto. Internet ha dato una forte spinta a tutto questo ed è sicuramente da ritenere il reale fulcro dell’infrastruttura su cui si basa questo rapporto.
Se infatti si considera come livello zero di integrazione il ricorso alla rete per semplici scopi pubblicitari, quindi per una comunicazione monodirezionale, possiamo notare che solo quei marchi che si concentrano su un settore tradizionale come la sartoria non hanno investito risorse nello sviluppo di siti web. Se poi si sposta l’analisi a un livello superiore, ovvero l’interattività tra azienda di moda e clienti, molti marchi, per esempio, hanno adottato la rete per lo sviluppo di nuovi canali di vendita. Esiste infine un terzo livello, vale a dire il coinvolgimento del cliente finale nel business delle aziende, un terreno ancora vergine che promette enormi prospettive di sviluppo. Sono pochissimi, infatti, i brand che hanno iniziato un percorso di terzo livello e con risultati ancora molto marginali. Noi riteniamo invece che il futuro sia proprio questo terzo livello e abbiamo quindi deciso di collocare qui Dicky Roubin, spingendo il più possibile sul coinvolgimento del cliente nella vita dell’azienda mediante il Collaborative Fashion Design Model.

Dicky Roubin produrrà inoltre, come partner di FashionCamp, i capi dei designer vincitori del concorso Italian Next Fashion Talent, un’iniziativa dedicata agli stilisti emergenti che si confronteranno in quattro categorie: sera, pret-à-porter, streetwear ed ecoglam. I vincitori sfileranno durante la serata Backstage@FashionCamp, realizzata in collaborazione con Progetto Backstage.


Share