Shining days

Chi sei?

Mia nonna si chiamava Emma ed aveva una sorella, Ersilia. Da piccole si somigliavano molto e, per gioco, si scambiavano i nomi, così Emma diventava Ersilia  ed Ersilia diventava Emma. Crescendo i nomi sono stati scambiati per sempre. Così mia nonna, all’anagrafe Emma, è stata conosciuta da tutti come Ersilia, e viceversa. Questa storia mi ha sempre fatto sorridere, così, quando ho aperto il mio blog  ho deciso di dargli il nome “reale” di mia nonna (e l’iniziale del suo cognome) come se fosse una persona. Emmaemme non è un blog di moda, o almeno, non solo; è un quaderno aperto che racchiude tutte le mie passioni: il vintage, il design, l’illustrazione, il graphic design, la fotografia e chiaramente anche la moda. E’ nato dalla curiosità e dalla voglia di confrontarmi con altre persone, ma anche dal desiderio di fissare in un posto – sebbene virtuale – tutte le mie fonti di ispirazione e tutti i miei progetti. Mi piace immaginarlo come un luogo da cui guardare il mondo con un punto di vista differente, attraverso le piccole cose che rendono speciale la vita di ogni giorno.

Cosa vieni a presentare al FC?
Mi piacerebbe avere un momento di confronto con le altre blogger. Fondamentalmente il mio blog è molto giovane, con meno di un anno di vita, ma mi appassiona l’utopia di sdoganare la moda dal mondo patinato in cui spesso la releghiamo, per sperimentarla in forme nuove, alla portata di tutti. La mia esperienza personale e soprattutto la mia crescita individuale legata al blog, è segnata soprattutto alla sfida di condividere con altre persone le mie passioni e aprirmi agli altri sospendendo il giudizio. Di questo vorrei parlare.

Secondo te che rapporto esiste tra moda e nuove tecnologie?
Io penso che il rapporto tra le diverse forme di comunicazione (per me la moda è innanzi tutto una forma di comunicazione) e le nuove tecnologie non sia stato ancora sperimentato fino in fondo. Penso che i progressi più alti siano stati fatti dalla musica. La moda, così come le arti figurative, ha ancora tanta strada da fare, e tante potenzialità da sperimentare. Il fenomeno dei fashion blog è sintomatico di un movimento di persone che non stanno semplicemente a guardare, ma che hanno voglia di confrontarsi e mettersi in discussione. D’altronde, se penso all’e-commerce, vedo come sta davvero cambiando la nostra vita: io vivo in una cittadina di provincia e, mentre prima potevo conoscere e comprare abiti e oggetti particolari solo viaggiando, ora, da casa mia posso comodamente vedere e acquistare tutte le cose più impensabili che “vedo” in giro per il mondo. Penso che questa rivoluzione stia modificando il nostro modo di consumare, se possibile rendendolo più responsabile, e soprattutto il nostro modo di vivere e di percepire gli stimoli e le influenze.

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