Presentati…
Sono Erika Isalberti, general manager di Diamond Communication, un’impresa di Marketing, Pubbliche Relazioni ed Eventi orientata allo sviluppo e realizzazione di progetti di comunicazione ad alto profilo tecnologico e creativo, attraverso l’utilizzo di strumenti digitali e mezzi non-convenzionali. La nostra offerta servizi è fondamentalmente destinata alle aziende medio-grandi interessate a sviluppare attività di branding e pubbliche relazioni mentre in particolare abbiamo realizzato un ventaglio di servizi web 2.0 ed eco-chic specifici per il settore moda “Must Have – Moda 2.0”.
Cosa presenti al FashionCamp
Presenteremo un summit dei dati raccolti nella nostra ricerca Diamond Fashion Research 2010, uno studio relativo all’uso delle nuove tecnologie per il marketing e la comunicazione da parte delle aziende che operano nel settore moda, integralmente consultabile on-line sul nostro sito previa registrazione.
I risultati più importanti sono sicuramente quelli relativi alla ricerca che abbiamo condotto sul valore qualitativo e quantitativo delle pagine Facebook dei maggiori brand moda. La ricerca si concentra sul monitoraggio delle pagine Facebook “ufficiali” di 40 aziende campione, scelte in base a 8 settori: haute couture, pret-a-porter, abbigliamento sportivo, abbigliamento intimo, abbigliamento bambino, accessori e borse, calzature e gioielleria. Il periodo di monitoraggio copre un mese di 31 giorni, dal 1 gennaio 2010 al 1 febbraio 2010 (lo definiremo t). In seguito abbiamo ideato e rilevato il Fan Rate di ogni pagina, cioè il grado di interattività, sommando tutte le interazioni fan (“mi piace”+commenti) per ogni aggiornamento ufficiale dell’azienda moda e calcolando la relazione con il numero di fan iscritti alla pagina stessa, nell’arco di t. La formula del Fan Rate ci permette di capire quanti fan, tra quelli iscritti alla pagina, effettivamente interagiscano attivamente; più bassa è la percentuale e più basso è il livello di attività da parte dei fan sulla bacheca ufficiale.
Al fine di dare una dimostrazione anche pratica ai risultati della nostra ricerca “Diamond Fashion Research 2010” che ha dimostrato come sia l’utente oggi ad essere al centro delle dinamiche moda abbiamo ideato l’esperimento non convenzionale Fashion Swash. Il termine Swasher nato come sperimentazione non-convenzionale identifica oggi una nuova tipologia di fruitore moda: un utente che vuole essere attivo e partecipe nelle scelte delle maison e che si sente libero di reinterpretare stili e modelli con la propria personalità. L’esperimento non convenzionale continua su Facebook dove gli iscritti possono scambiare on-line i propri capi con la community sul Fashion Group o scegliere di rimanere sempre aggiornati sulle ultime tendenze moda o i fashion blog più particolari diventando fan della pagina Fashion Swash
moda e nuove tecnologie…
La tendenza prevista per il 2010, a parità di budget investito in pubblicità rispetto al 2009, prevede lo spostamento degli investimenti pubblicitari da parte delle aziende moda in attività new media, a discapito dell’advertising tradizionale. L’anno in corso sembra essere quello di social network ed e-commerce (ormai evolutosi in social commerce) utilizzati in sincronia al fine di rispondere alle esigenze di una community molto esigente che desidera non solo essere informata e coccolata con sconti e promozioni, ma anche acquistare direttamente on-line i capi di interesse e condividere foto e video relativi sui proprio profili social, magari attraverso strumentazioni di “augmented reality” o applicazioni mobile. Gli utenti sono in fermento e cercano un dialogo costruttivo con le maison e questo fermento porterà inevitabilmente le aziende moda come le testate moda tradizionali a riconsiderare il rapporto con l’utente finale e ad aprirsi ai nuovi opinion leader della rete, come anche già avvenuto durante la Settimana della Moda di Milano.
4 Responses to “Ma cos’è un Fashion Swash?”
Io, questo fan rate, l’ho già visto in giro…
La formula del fan rate è stata ideata dall’agenzia digital Frozen Frogs e si chiama “engagement rate”(http://www.slideshare.net/frozenfrogs/facebook-engagement-rate)
Non ci si può appropriare in questo modo del lavoro altrui!
Uee ma state skerzando??!! Me se siamo stati un mese a diventare matti a trascrivere ogni singolo commento…qualcuno qua a manie di grandezza ragazzi e poco rispetto per il lavoro degli altri!!
Grande Milo!! Ma questi son tutti BIPP!!Guardate che la formula del fan rate non esiste…ahahaha!!Cari Denis e Francesca lasciate proprio stare se non sapete le cose!! Noi alla ricerca della Diamond ci abbiamo lavorato come progetto di sperimentazione e vi possiamo dire esattamente che il termine “fan rate” è stato coniato solo per indicare le interazioni dei fan (e quindi solo per convenzione)…non è una formula e nessuno ha inventato niente…l’originalità della ricerca sta proprio nell’aver studiato le 40 pagine dei brand moda per 1 mese (t)sia qualitativamente che quantitativamente, è uno studio, ma la formula utilizzata è un semplicissimo calcolo della media…e nessuno può avere la presunzione di dire di aver inventato il calcolo della media!!!??!! Sarebbe come dire che 10 contadini hanno raccolto 50 mele in totale quante mele hanno raccolto a testa?? E’un calcolo della media…come il fan rate…numero di interazioni diviso numero di fan….semplice!! Il valore della ricerca è proprio lo studio di settore…qualitativo e quantitativo su quelle pagine!! Tra l’altro abbiamo guardato il link ke ci avete scritto sopra e nn solo nn c’entra nulla…ma i calcoli vostri sono sbagliati!!!:DD…non avete neanke considerato il tempo t…non si possono fare confronti senza un’unità di misura fissa per tutti gli elementi analizzati…il risultato sarebbe approssimativo e non relazionabile!! Comunque se siete riusciti a convincere qualcuno sul fatto ke è brevettabile il calcolo della media…bè…complimenti!!:D